giovedì 27 agosto 2015

a.... Roberto

Caro amico...

Sembra impossibile, da quando non ci incontriamo,
tutto rimane come congelato, come fossi in un oceano,
come aggrappato ad una bottiglia e dentro ci sia tu........

Non sento più i tuoi discorsi e ho nostalgia delle nostre risate...
Tutto è cambiato, qui nella via, dove c'è la nostra panchina,
hanno messo un insopportabile cartellone illuminato.

Ricordo ancora le nostre lunghe discussioni sulla esistenza,
le battute , le risate, i caffè, le pause troppo corte...
le scommesse, che dimenticavamo il giorno dopo...

Le cartoline invernali che arrivavano da paesi lontani,
e io sempre qui.... ad aspettare il tuo ritorno, i racconti..poi,
sempre ridicoli, pieni di personaggi che incontravi, le tue pazzie..

Questa volta, sei riuscito ancora a stupirmi,
come non bastassero i tuoi posteggi folli, sulle aiuole fiorite..
con l'auto peggiore del mondo, arrugginita e tremolante.

Ricordati di scrivermi...anche una sola ultima cartolina,
andrebbe bene... con lo sfondo di una nuvola, "Fai tu" oppure...
mentre scherzi con un angelo...o... discuti con un diavolo.

Fatti sentire, anche solo in sogno, rideremo ancora un pò...
e.... cerca di smettere di balbettare, quando sei agitato,
altrimenti... lassù non riusciranno a capire le tue battute.

Un abbraccio, pieno di affetto...
tanto so, che prima o poi ci incontreremo...


A. Epstain    (2) (dedicata ad un amico con il quale ho condiviso sorrisi e difficoltà della vita)


tratto da: aiconfinidellanima















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