sabato 28 marzo 2015

L'aquila e la bambina

Da una leggenda indiana....
si narra che un uomo trovò una giovane aquila.
La allevò con le galline sino ad età adulta e questa si sentiva gallina
sino a che un amico consigliò all'allevatore di liberarla.
Provarono a lasciarla fuori il pollaio ma questa ritornò, provarono a 
liberarla più volte, sempre più distante, in maniera che si rendesse conto
della sua diversità ma lei ritornava sempre al pollaio.
Allora, l'amico decise come ultimo, di portarla su una montagna
e lasciarla cadere da un dirupo, così fece e l'aquila, aprendo le ali, prese a volare..
Da questa la poesia che segue....



Un'aquila ha aperto le ali
credeva di essere una gallina sino a che
qualcuno non le ha mostrato il mondo....
ora vola libera tra le distese di neve
senza paura di perdersi e cadere giù,
il mondo ora è nel verso giusto.
Tu che ti sentirai aquila,
quando spiegherai le ali,
imparerai a non aver paura
volerai tra i sogni di bambina
sui difetti che da sempre mi racconti
tra le mille paure che ti assalgono
Tu che ti sentirai aquila incontrerai il cielo,
volerai libera dalle catene che ti sei costruita,
volerai e non avrai paura di cadere.
Tu che esisti dentro di me
quante volte lo farai
verso il sole, tra le nuvole.
Sicuro, mi mancherai piccola
ma le tue sono ali da aquila
e non voglio più stringerle fra le mani
scegli, quando ti butterò dalla montagna
quando aprirle e volare
ma tu piccola, volerai libera....
A Epstain  (2)


( il brano con lo stesso titolo è stato ripreso in un'opera di Umberto Badessa su youtube, a lui un grazie per la stima mostrata)
(Dedicato a chi non sapeva volare, nella speranza che ora abbia aperto le ali)

Nessun commento:

Posta un commento

Se desideri condividere impressioni su quello che hai letto, lascia un commento, te ne sono grato.