Quando piove come questa sera, resto ad ascoltare
il silenzio infranto dalla pioggia sulla strada..
monotona ma sempre disuguale, nello scrosciare incessante.
Lascio spazio ai pensieri, ai ricordi... dimenticando la realtà...
così impegnativa e mi scopro solitario,
quasi esasperato... alla ricerca di un'insolita felicità.
Sfoglio un libro ma basta qualche pagina per annoiarmi, apro il cassetto
e rivedo parole, di chi ha pensato con me....in giorni..qualsiasi,
su un foglio qualsiasi, ma così importanti, allora.
Rifletto sulla mano che, a tratti irruente, altri dolcemente,
dipingeva quel fiume di frasi e arrivo nel profondo...
capendo cosa significa l'emozione di una piccola virgola..
Espressioni, lacrime, confessioni, lasciate in me..
come fossi una cassaforte, ora svanite come un profumo,
su una pelle esposta al troppo vento...e rivedo... sentimenti.
Torna alla mente il sorriso, come solo lei, sapeva fare..
di una pagina piegata in quattro, quasi a voler nascondere sentimenti,
incollati con l'inchiostro e la vergogna delle sue verità...
Il tempo ingiallisce tutto, anche i ricordi....
così la paura mi assale nell'aprire quei fogli,
come se volassero via..... non solo i ricordi, ma anche le parole.
Sorrido, quando riconosco la scrittura, gli occhi vergognosi,
rivivo emozioni, nel mio leggere pensieroso...
ma nulla ricordo... delle risposte...
Mi fermo e mi chiedo se sto conservando affetti,
e se altri conservano i miei, ....nel cassetto,
ma chissà se poi.... è davvero così.
A.Epstain
tratto da: festival-delle-lettere |
Nessun commento:
Posta un commento
Se desideri condividere impressioni su quello che hai letto, lascia un commento, te ne sono grato.