Lento scorre il fiume..
come accarezzasse il proprio letto
di alghe e fango...
Seduto sulla riva vedo
aironi grigi lontani
che contendono la loro primavera
aprendo le ali,
agitando i becchi minacciosi.
Lento passa un tronco
quasi volesse farmi salire con lui
nel viaggio verso l'infinito
Terra antica,
faticosa da girare come argilla,
terra silenziosa nelle estati
brulicanti di zanzare e...
temporali improvvisi.
Eterno viaggiare dell'acqua
in un sol verso,
ghiaia al sole che attende
una piena che mai arriva
e lascia discutere di domani
i pochi che si incontrano, al tramonto.
Il silenzio dell'acqua che lenta
mi saluta con i mulinelli
che nascono e muoiono
appena li scorgi,
tra le barche legate con lunghe catene.
Mi domando nel silenzio
se tutto questo è parte di me
o se appartengo a lui
e.... non trovo risposta.
A.Epstain
tratto da:lungo-la-riva-del-po |
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