appartieni a ciò che non hai,
legata come sei alla stupida sorte
del "non so come...... ma faccio".
Elefante di terracotta immobile
a osservare un tempo che scorre,
vedi la tua triste vita... mai l'amore
ma forse l'amore...non sai che sia.
Regina delle favole che uccidi,
quella che altri in te hanno amato,
non esci da qui, chiusa fra le mani,
perchè son tue.... quelle mani.
Topolino di vetro trasparente,
povero piccolo cuore confuso
che mai odierò, che sempre cercherò
dentro ai tuoi confusi errori.
Non riesco ad odiarti, non riesco...
io so ciò che ho visto...
io ricordo ciò che ho visto.....
io so ciò che ho visto....
Non hanno importanza
quelle finte lacrime che senti in gola
ricorda... essere se stessi,
a qualunque costo.... sempre.
Allora scompare il paragone... l'invidia,
scompaiono le cose futili... comprendi...
che l'amore vince sempre,
che l'amore non ha un volto.
Alle volte lo trovi in un paesaggio,
altre volte per caso in qualcuno,
altre volte lo vorresti ma non lo trovi
ma se scopri che è dentro, tutto diventa bellissimo.
Sai se ti appartiene...., rimane...
l'elefante si romperà, il topolino uscirà,
cercherai di capire ma nulla avrà un senso
perchè l'amore non ha un sapore.....
A.Epstain (2)
tratto da: loschermo.it |
Nessun commento:
Posta un commento
Se desideri condividere impressioni su quello che hai letto, lascia un commento, te ne sono grato.