il soffitto lo dipingerò di rosa per ricordare
tutte le volte che, alzando il viso,
ho sentito il profumo dei fiori.
Una parete si colorerà di blu
perchè dentro mi rimane la nostalgia
di un mare che tanto desideravo
da bambino, aspettando l'ora del bagno.
Un'altra rossa, per quelle volte
che ho deciso di conquistare il mondo,
mettendocela tutta, lasciando sempre
un pezzo di me, in ciò che facevo.
Verde un'altra, quel verde che ho assaporato
una mattina tiepida in mille fili di riso nell'acqua,
con un soffitto scuro di nuvole e tanto vento
da renderlo così limpido e puro, ai miei occhi.
Nera un'altra, senza limiti di pareti,
che mi possa permettere di entrare,
attraversare e provare la profondità del buio,
allargando i confini della pelle che mi contiene.
Il pavimento sarà di vetro trasparente,
nel quale si intravvederà il vuoto
di un cielo infinito e azzurro, senza fondo..
per affrontare i vuoti dentro di me.
Una stanza che passa confini, indistruttibile,
che vola su nuvole e pianeti infiniti,
che si fa piccola come molecola,
enorme come un desiderio.
A.Epstain (2)
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| tratto da: La-stanza-della-musica-tracce-Villa-Pisani-2009 |
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