giovedì 23 giugno 2016

Conoscevo il mio eroe...

Non ti importava tornare stanco,
il mondo bastava così...
Il mondo t'aspettava a casa,
ridevi.., felice ogni volta.

L'odore che ti portavi addosso..
lo sentivo sulla tuta blu,
sapeva di fatiche sotto il sole..
ma tornavi, sorridendo...

Tante volte avevi le tasche gonfie,
dove subito curiosavo con la mano,
piene di nocciole raccolte chissà dove,
piene dei sogni, che avevi per noi..

Ricordo la pazienza, il fazzoletto,
che avevi sempre in tasca,
quando a me mancava..c'eri tu,
come un coniglio, usciva magicamente..

Ricordo la cintura di pelle, consumata...
che invidiavo, con cui fantasticavo...
di chissà quale arma,
da cui uscia la tua pinza luccicante.

Mani grandi, forti, sicure,
la delicatezza nel tenere le mie,
la pazienza delle spiegazioni, le curiosità,
che dividevo con te.

Cosa mi hai insegnato,
ora saprei rispondere, se ci fossi ancora,
nell'espressione di una sola riga...
"si può esser grandi, pur rimanendo piccoli..."


A.Epstain







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