Tina correva forte, era veloce nella valle,
sapeva che il foglio che portava in tasca,
aveva il colore del sangue dei suoi fratelli..
per questo non aveva tempo di spazzolare..
i capelli, mettere un bel vestito, ballare...
Tina, finita la guerra l'avevano ringraziata..
con una medaglia, per il suo coraggio,
per le tante volte che aveva rischiato..
per la sua adolescenza sacrificata...
Tina ci credeva, Tina sognava l'Italia..
c'era, quando si costruiva il futuro, quando..
essere donna significava non valere..come un uomo,
per questo ancora una volta, aveva combattuto...
Tina non era bella, lo sapeva anche lei..
quando entrava in parlamento con preoccupazioni,
borse piene di spesa e problemi di madre, ma..
Tina ci credeva, non aveva tempo per il parrucchiere...
Tina fu scelta, conquistava, intimoriva i corrotti..
era scomoda, credeva nel futuro, nella salute
come diritto di ognuno, come bene comune..
Tina era una donna che ci credeva...
Tina era scomoda, non voleva abbandonare
l'abitudine della spesa, non scendeva a compromessi...
Tina l'avevano messa da parte, abbandonata..
troppo scomoda era la sua umiltà, di donna...
Tina si è spenta oggi... in silenzio, senza rumore,
senza false lacrime di dolore, senza sorriso sul volto..
mentre sognava di correre ancora per le sue valli...
ma.... Tina ci credeva..
A.Epstain
tratto da: www.pinterest |
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