Quando ero piccolo, la sera di Natale,
pensavo alla magia che doveva arrivare,
ma mi preoccupava, non avere il camino...
La sera andavamo a messa e, quando nevicava..
osservavo la neve in trasparenza sotto la luce dei lampioni,
chiedendomi se qualcuno. l'avesse fatta scendere per me.
Al ritorno il panettone aspettava sulla tavola
mentre seguivo i sorrisi di mio padre, mia madre...
e mia sorella che fantasticava, sui regali dell'indomani..
Avevo fretta di crescere, come la voglia di scoprire
perchè l'arancia spremuta sulla neve, nel bicchiere
era così buona, ma non finiva mai...
Ignaro di una vita sola, mi sentivo importante,
quando mamma mi rimboccava le coperte...
dicendomi un "dormi così domani arriverà presto"
Era la notte della magia ovunque mi giravo,
del presepio acceso, nella stanza della televisione,
degli alberi che luccivano, al ritorno dalla messa.
Sento ancora il rumore sordo dei passi sulla neve
e l'odore di canfora, delle pellicce vicino a me,
mentre mi chiedevo perchè mamma aveva solo il cappotto...
Ma era Natale, il magico Natale di tutti...
e li osservavo all'uscita della chiesa, sorridenti...
a scambiarsi gli auguri, stringendosi la mano...
A.Epstain
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| tratto da: comune.cesena |
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