Se la profondità dell'uomo
arriva a comprendere
se stesso, può anche giudicarsi...
Il giudizio che si attribuisce lo lascia stupito..
nel riflesso dei propri occhi
passando oltre lo specchio...
Strano bene o male che incontra,
senza un confine definito,
scivolando sulla schiuma della conoscenza..
Quando capisce, non vorrebbe averlo fatto,
provando orrore o soltanto pietà,
ma l'attimo seguente, dimentica...
Torna l'ira,
il meccanismo sociale,
il gioco del sopravvivere..
Non rimane tempo per le riflessioni,
dove vive non ci sono specchi, occhi...
simili ai suoi, solo voglia di correre...
Brevi attimi di esistenza nel caos della vita,
quasi inutile, fra milioni di altre,
seppur importante....
A.Epstain
tratto da:i-bambini-cristallo |